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Dalle origini, "Ravasio Caffè", come un artigiano che ama il proprio lavoro, affonda le sue radici in quella che è la vera materia prima, il cuore, producendo ogni giorno caffè "fatto con amore".

 

 "Nel dna aziendale c'è sempre stata una forte voglia di qualità ed equità.

 

Lavorare per inserire nella nostra gamma un prodotto che rispecchiasse questa nostra componente, è stato il completamento logico della nostra crescita professionale.

 

Nel 2014 abbiamo ottenuto la certificazione Biologica e, solo un anno dopo, quella Fairtrade”". Sergio Ravasio

caffè biologico :

perché sceglierlo?

Il caffè bio è privo di pesticidi, sostanze non ammesse in questo tipo di agricoltura. Questo ha ripercussioni positive sia sull’ambiente che sul gusto del caffè e sulla salute di chi lo consuma.

Anche per gli agricoltori ci sono notevoli vantaggi, perché non sono esposti a sostanze chimiche. Si tratta di una produzione che non rischia di contaminare le falde acquifere, come invece spesso accade nell’agricoltura tradizionale: quando le piante di caffè vengono lavate, cioè irrorate con gli antiparassitari, le sostanze chimiche possono filtrare nel terreno e contaminare le riserve idriche.

 

Piantagione di caffè

Dal momento che il caffè è coltivato senza l’uso di sostanze chimiche, non si corre il rischio che ne resti qualche traccia sui chicchi. Nei caffè di bassa qualità, se sul chicco restano dei residui di agenti chimici, possono venire assorbiti durante la tostatura: la bevanda potrebbe quindi assumere un fastidioso retrogusto amarognolo.

 

Un prodotto che non è stato trattato chimicamente è più sicuro e più sano. Anche le sue qualità organolettiche possono variare rispetto a quello tradizionale.

 

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Dopo aver acquistato un lotto, le aziende importatrici devono provvedere a notificare alcune informazioni al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali: la data dell’arrivo della merce; il porto d’entrata; il nome del fornitore, il prodotto importato e la quantità. 

In questo modo, il Ministero può organizzare controlli all’arrivo delle navi nel porto italiano. Per garantire la qualità del prodotto, è necessario che non ci sia alcun contatto tra il caffè biologico e quello tradizionale.

 

Tutte le fasi, dal trasporto allo stoccaggio, fino al momento della tostatura e del confezionamento, devono avvenire sotto stretto controllo.

marchio

Fairtrade

Fairtrade è il marchio internazionale di certificazione del commercio equo e solidale. Attraverso il marchio certificato, il caffè equo e solidale garantisce commercio e coltivazioni rispettose dei diritti e della salute dei lavoratori, con delle produzioni sostenibili a livello economico, oltre che sociale e ambientale.

Dal punto di vista operativo, Fairtrade è una certificazione di prodotto, e come tale richiede tutta una serie di attenzioni sulla tracciabilità della filiera del caffè, dall’importazione al confezionamento.

 

Le aziende in tal senso devono fornire evidenza e tracciabilità delle operazioni.

I torrefattori sono sottoposti ad audit da parte di FLOCERT, l’ente certificatore, e pagano a Fairtrade Italia i diritti di licenza del Marchio Fairtrade per poterlo usare sui packaging dei prodotti.

Molti torrefattori scelgono di percorrere questa strada, come Ravasio Caffè con la sua miscela Bio & Fairtrade, prodotta nel rispetto della natura, composta da una selezione di caffè provenienti da produttori certificati dell’America centromeridionale e dell’Asia.

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